Carlo Scarpa

CARLO SCARPA (1906 – 1978)

L’opera di Carlo Scarpa appare rara e preziosissima per la sua capacità di esprimere una forte matrice identitaria e culturale, risultato di un dialogo mai interrotto con il suo territorio. Formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia la sua originalità sta proprio nell’essere riuscito a coniugare il forte senso di appartenenza al luogo (con i suoi saperi e le sue tradizioni), con il necessario bisogno di innovazione e ricerca a cui ogni creativo ambisce.
Il suo strutturato background artistico lo ha portato a definire un proprio metodo che vedeva prioritariamente nel “disegno”, non tanto una semplice mezzo per fissare le idee, quanto un mirabile strumento per interrogare le ragioni del progetto. Tutte le sue carte e le sue testimonianze grafiche sembrano le pagine di un moderno codice atlantico nel quale il senso della bellezza origina dalla sua capacità di indagare la piccola e la grande scala con lo stesso senso di meraviglia.
L’innato amore per i mestieri artigianali, l’empatia verso la natura dei materiali, il culto per il dettaglio e la generosa propensione alla continua ricerca dell’invenzione portato Scarpa ad essere conteso tra vetrerie muranesi, allestimenti per grandi marchi della nascente industria, e amministrazioni cittadine desiderose di affidargli incarichi di valorizzazione del proprio patrimonio artistico e museale.
In questa sede diventa doveroso un accenno alla fondamentale collaborazione con la vetreria Venini, per la quale ricopre anche il ruolo di direttore artistico dal 1932 al 1946. Dal sodalizio con Paolo Venini prendà forma un’incredibile varietà di nuove sperimentazioni, i processi di lavorazione della pasta vitrea arriva a declinarsi in varianti raffinatissime e mai viste prima, si pensi alla valorizzazione dei colori con la serie delle “murrine romane”, i “tessuti battuti”, o ai giochi di trasparenza e semitrasparenza dei “mezza filigrana”, dei “corrosi” e tanto altro ancora.
All’instancabile attività professionale, Scarpa affianca un costante impegno quale animatore del dibattito artistico e culturale veneziano e nazionale, si pensi al suo ruolo accademico presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, la sua presenza quale membro dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma e del Royal British Institute of Design; il suo lavoro è stato oggetto di mostre e convegni di studio in Italia e all’estero.