Gianni Dova

GIANNI DOVA (1925 – 1991)

Pittore e artista italiano, figura di spicco del movimento artistico informale del dopoguerra. Conosciuto per le sue opere che oscillano tra surrealismo e astrazione, Dova ha contribuito a definire il panorama artistico italiano nella seconda metà del XX secolo.
Fin dalla giovane età, Dova ha mostrato un forte interesse per l’arte, che lo ha portato a studiare presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Durante questo periodo, ha sviluppato un linguaggio pittorico personale influenzato dalle avanguardie europee, in particolare dal surrealismo e dal futurismo. L’incontro con esponenti di spicco dell’arte contemporanea, come Lucio Fontana e Roberto Crippa, ha ulteriormente arricchito il suo percorso artistico, avvicinandolo a nuove forme espressive.
Nel 1946, Dova ha aderito al gruppo Oltre Guernica, un collettivo di giovani artisti impegnati a rinnovare l’arte italiana del dopoguerra, esplorando nuove modalità espressive e distanziandosi dalle tradizioni figurative precedenti. Questa fase iniziale della sua carriera è caratterizzata da una forte componente surrealista, con opere che spesso evocano mondi fantastici e onirici, popolati da figure immaginarie e simboliche.
Negli anni ’50, Dova ha progressivamente abbandonato il surrealismo per avvicinarsi a un linguaggio più astratto, entrando in contatto con il movimento informale. Le sue tele di questo periodo sono caratterizzate da un uso audace del colore e da una gestualità intensa, che riflette la sua ricerca di una pittura più istintiva e spontanea. Questo nuovo approccio ha portato Dova a ottenere un ampio riconoscimento sia in Italia che all’estero, con mostre in importanti gallerie e musei.
Uno degli aspetti più affascinanti della sua opera è la capacità di fondere elementi contrastanti, come la geometria rigorosa e la libertà del gesto pittorico, creando composizioni di grande dinamismo e tensione. Le sue opere sono spesso pervase da una carica emotiva potente, che le rende estremamente evocative.
Nel corso della sua carriera, Gianni Dova ha partecipato a numerose mostre collettive e personali, ottenendo prestigiosi riconoscimenti. Tra le sue esposizioni più significative, si annoverano quelle alla Biennale di Venezia, dove ha esposto in diverse edizioni a partire dal 1948, e alla Quadriennale di Roma.
La sua arte ha continuato a evolversi negli anni ’60 e ’70, quando ha esplorato ulteriormente le possibilità della pittura informale, introducendo elementi simbolici e iconografici che richiamano il cosmo e la natura. Questi lavori testimoniano il suo costante desiderio di sperimentazione e la sua profonda riflessione sulle potenzialità espressive del colore e della forma.