Artisti Gino Sarfatti

Gino Sarfatti

GINO SARFATTI (1912 – 1985)

Nella libertà concessami in queste brevi note biografiche sugli autori presenti nella galleria, non ho timore o imbarazzo a definire Gino Sarfatti come la più geniale mente creativa nel campo dell’illuminazione. Se parliamo di “LUCE” è a lui che va riconosciuto il merito di esserne stato il più grande interprete, sapendo bene come il suo primo capolavoro luminoso resterà Arteluce: l’azienda che con vero spirito pionieristico fondò nel 1939 a Milano.

Sarfatti ha una prima formazione classica che poi verrà arricchita dal conseguimento a Genova di una laurea in ingegneria aeronavale, questo background così ampio e diversificato lo porta a elaborare un percorso del tutto “sui generis” in cui le competenze imprenditoriali, commerciali, produttive e stilistiche, trovano in lui una sintesi totale, al punto da essere considerato il più prolifico e ammirato lighting designer del passato. 

Nel corso del tempo Arteluce (attiva fino al 1974) riesce a consolidare sempre più la sua identità di azienda leader nel campo dell’illuminazione e intere generazioni di architetti si rivolgeranno immancabilmente a questa azienda per dare luce ai loro progetti. Il mitico punto vendita di Corso Matteotti 12 a Milano, progettato dall’amico Zanuso, diventò un luogo obbligato per chiunque volesse qualcosa capace di unire creatività e innovazione. Qui sono transitati tutti i più grandi creativi dell’epoca che a vario titolo sono stati coinvolti o hanno coinvolto Arteluce.

Sarfatti fu assolutamente rivoluzionario nella sua capacità di ridefinizione del settore, arrivando a inventare nuovi modi di fruizione della luce. La sperimentazione interessò prima di tutto la meccanica e la componentistica, con sistemi a direzionamento variabile della luce, sistemi funzionanti a scorrimento, a saliscendi, con snodi e bilancieri del tutto inediti. Tutto questo con un approccio fortemente contemporanea. I trasformatori, i tubi fluorescenti e i cavi elettrici plastificati iniziano a fare parte della composizione, e mano a mano le opere di Sarfatti arrivano al sorprendente numero di 660 apparecchi.
Ad un certo punto l’autorevolezza di Sarfatti arriva al punto di essere interpellato per contribuire alla creazione di installazioni luminose all’interno di prestigiose location come il Teatro Regio di Torino su invito di Carlo Mollino, sulle navi da crociera, Andrea Doria, Biancamano, Michelangelo e Raffaello, del celebre Villaggio Eni nel Cadore, i musei del Castello Sforzesco a Milano e quello di Palazzo Bianco a Genova.

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