RICCARDO DALISI (1931 – 2022)
Riccardo Dalisi è stato un architetto, designer e artista italiano, il cui nome è indissolubilmente legato alla città di Napoli. Nato a Potenza il 1° maggio 1931, Dalisi si trasferisce a Napoli per studiare architettura, dove si laurea nel 1957. Da allora, Napoli diventa non solo il centro della sua attività professionale, ma anche la fonte inesauribile di ispirazione per il suo lavoro e il contesto in cui matura un profondo impegno sociale e culturale.
Riccardo Dalisi inizia la sua carriera negli anni ’60, periodo in cui Napoli è attraversata da profonde trasformazioni urbanistiche e sociali. Fin dall’inizio, Dalisi si distingue per un approccio innovativo all’architettura e al design, caratterizzato da una sensibilità unica per il contesto umano e sociale. Professore all’Università di Napoli Federico II, si dedica allo studio e alla pratica dell’architettura con un forte orientamento verso la ricerca e la sperimentazione.
Napoli diventa per Dalisi un laboratorio a cielo aperto, in cui sperimenta un nuovo modo di fare architettura e design. Il suo lavoro non si limita alla progettazione di spazi e oggetti, ma si estende alla riflessione sul ruolo sociale dell’architetto e del designer. Dalisi è convinto che l’arte e il design debbano essere strumenti di cambiamento sociale, capaci di migliorare la vita delle persone, soprattutto delle comunità più marginalizzate.
Negli anni ’70, Dalisi inizia a lavorare nel quartiere napoletano del Rione Traiano, un’area segnata da gravi problemi sociali ed economici. Qui coinvolge i bambini e i residenti in laboratori di creatività, sperimentando nuove forme di design partecipativo. Questa esperienza porta alla nascita della cosiddetta “Architettura Povera”, un movimento che mira a utilizzare materiali semplici e riciclati per creare oggetti e spazi di grande valore estetico e funzionale. Questo approccio innovativo gli vale il prestigioso Compasso d’Oro nel 1981 per la serie di caffettiere disegnate per Alessi.
Uno dei contributi più noti di Riccardo Dalisi al mondo del design è la sua reinterpretazione della caffettiera napoletana. Collaborando con artigiani locali, Dalisi trasforma un oggetto di uso quotidiano in un’icona del design contemporaneo. Le sue caffettiere, spesso realizzate con materiali di recupero, combinano funzionalità e poesia, diventando simbolo di un design etico e sostenibile. La sua arte del riciclo e la sua capacità di trasformare materiali poveri in opere d’arte rappresentano un omaggio alla creatività e alla resilienza del popolo napoletano.
Dalisi ha sempre concepito il suo lavoro come un dialogo continuo con la città e i suoi abitanti. Le sue opere d’arte pubblica, come le sculture installate in vari punti di Napoli, sono pensate per interagire con il tessuto urbano e con le persone che lo vivono. Queste sculture, spesso giocose e surreali, incarnano lo spirito vivace e ironico della città. Un esempio emblematico è la sua “Totocchio”, una statua in bronzo ispirata a Totò e Pinocchio, installata nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, simbolo della capacità di Napoli di trasformare il sogno in realtà.
Nel corso della sua carriera, Riccardo Dalisi ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, ma forse il più grande tributo al suo lavoro è l’affetto e il rispetto che ha saputo guadagnarsi tra i napoletani. La sua capacità di coniugare arte, design e impegno sociale ha lasciato un segno indelebile nella cultura della città. Napoli gli ha reso omaggio dedicandogli numerose mostre e celebrazioni, riconoscendo in lui non solo un grande artista, ma anche un cittadino che ha saputo interpretare e valorizzare l’anima della città.